Piero Sattanino

Piero Sattanino, laureatosi Miglior Sommelier del Mondo nel 1971, muove i suoi primi passi nell’osteria dei genitori nella periferia di Torino. Frequenta la Scuola Alberghiera a Torino che gli permette di intraprendere i suoi primi stage all’estero fino al 1966 quando si imbarca sulla Michelangelo, rotta Genova-New York, come cameriere di prima classe. Di ritorno da questa esperienza, nel 1969, Piero partecipa al suo primo Concorso Internazionale per Sommelier classificandosi secondo ma, al secondo tentativo, il successo non manca. A Milano, nel 1971, conquista il titolo mondiale. Nel 1973, insieme ad uno chef amico, apre a Torino il Tastevin, il primo ristorante in cui viene servito vino al calice, per lo stupore dei commensali. E’ proprio Piero Sattanino il primo a far provare ai suoi clienti il miglior abbinamento cibo-vino arrivando a servire fino a 5 vini nel corso di un pasto, grazie alla novità del vino al calice. Mentre la carriera di Piero é in pieno sviluppo, i genitori acquistano l’Hotel Parigi di Bordighera che ancora oggi, insieme al Ristorante La Reserve (Bordighera), é di proprietà di Piero Sattanino e dei suoi due figli, Davide e Mario.

A Piero Sattanino, che ha consacrato la sua vita alla professione di sommelier e di albergatore poi, non potevamo che chiedere che cosa significa intraprendere il percorso per diventare sommelier per arrivare poi in cima al mondo da campione.
“Le strade della sommellerie sono aperte a tutti coloro che, uomini e donne, hanno l’umiltà, la passione, la volontà di conoscere, per affrontare il grande viaggio fatto di corsi, degustazioni, master, visite in cantina, test ed esami, che porta a creare, con il tempo e il sacrificio, quel bagaglio di conoscenze ampio e strutturato che sta alla base della preparazione di un sommelier. Tutti coloro che decidono di intraprendere questa esperienza per farne una scelta lavorativa e di vita, andando quindi a fare di quella che é una passione un vero e proprio lavoro, vengono in Italia rappresentati dall’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana che mi vede attualmente ricoprire il ruolo di Vice Presidente.
In queste poche battute desidero esprimere tutto il mio orgoglio per l’appartenenza ad una realtà che riconosce al professionismo il dovuto rispetto e ne fa il suo principio fondante. Il sommelier, il vero Sommelier, é colui che quotidianamente si occupa della gestione e del servizio dei vini e delle bevande all’interno di una azienda ristorativa e che ha quindi piena conoscenza del proprio settore. Il fatto di far parte di una associazione che sostiene e promuove il professionismo significa, di riflesso, poter entrare nel contesto internazionale, grazie ad ASI, e poter partecipare ad eventi e concorsi che permettono di mantenere un aggiornamento continuo. Quella del sommelier é, oggi più che mai, una professione molto richiesta, soprattutto all’estero, e che, oggi come allora, é in grado di dare enormi soddisfazioni a chi deciderne di farne la propria strada. “